In Sicilia la “macchina” di Movi-Menti ha continuato ad animare le scuole anche in estate, portando energia e colori all’interno e all’esterno delle strutture scolastiche (nelle classi, nelle palestre, nei cortili) e al mare. E partendo dagli stimoli, dai desideri, dalla voglia di fare, la ripartenza si è trasformata in slancio vitale per incontrare ancora una volta i bambini, i ragazzi, i genitori, gli insegnanti, tutto il personale scolastico fino ad arrivare anche indirettamente dentro le loro case perché possa continuare il racconto che da 3 anni tutti insieme stiamo scrivendo.
Partendo da un’immagine metaforica presa in prestito da Gianni Rodari, ogni ripartenza di Movi-menti è come un sasso lanciato nello stagno. L’acqua, apparentemente ferma, si risveglia e ogni cerchio concentrico formato dal sasso, va a coinvolgere tutto ciò che si trova dentro e sopra di essa.
La parola che abbiamo lanciato ancora una volta è Movi-menti; da questa ne sono scaturite altre: tennis tavolo, scherma, surf, windsurf, sup, snorkeling, karate, rugby, psicomotricità, slackline e pre-acrobatica, yoga, giocoleria, musica, arte, pittura, ricamo, mandala, teatro, narrazione, multimedialità e tutte le emozioni e le sensazioni ad esse collegate! Sono stati coinvolti 30 tra esperti ed educatori e 120 bambini e ancora una volta germoglieranno tanti semi nel nostro territorio.
Reazioni a catena che non si fermeranno e che continueranno a coinvolgere altre situazioni, nella speranza di contaminare altri territori e di proseguire anche oltre il progetto Movi-menti.
“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore…Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni…” Gianni Rodari.
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